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LA RICERCA DELLE FONTI

  • Immagine del redattore: Natale Pezzimenti
    Natale Pezzimenti
  • 5 mag 2023
  • Tempo di lettura: 6 min

LA RICERCA DELLE FONTI


Hai già concordato l’argomento della tua tesi di laurea con il tuo Relatore, hai un titolo approvato e una minima idea di quale obiettivo dare alla tua ricerca, c’è solo un problema da risolvere: dove trovi le informazioni di cui hai bisogno per riempire tutte quelle pagine di tesi?

In fin dei conti, la tesi di laurea ha proprio questa funzione: mettere alla prova la tua capacità di documentarti su un determinato argomento e di farne un resoconto scientifico. In sostanza, devi sapere condurre una semplice ricerca bibliografica, leggere quanto è scritto dalla comunità scientifica sull’argomento concordato con il Relatore e fare un riassunto di quanto hai appreso. Semplice, no?

A dire il vero, non quanto sembra. C’è un motivo se la capacità di condurre una ricerca bibliografica è tra le principali skills messe alla prova dalla tesi di laurea: è un lavoro che richiede: 1) una certa dimestichezza con il funzionamento della saggistica e della produzione accademica e 2) conoscenza degli strumenti a disposizione degli studenti per accedere a tale produzione. Il tutto, poi,è reso ancora più complicato dalla 3) necessità di far conflagrare in un discorso unitario una grande quantità di informazioni provenienti da fonti variegate.


Le tipologie di fonti


Dividiamo innanzitutto le fonti in due grandi categorie: la saggistica e la produzione accademica. La prima include la vasta produzione di libri e raccolte di saggi e/o articoli che le case editrici pubblicano annualmente a firma di studiosi e scienziati di ogni categoria; la seconda è la produzione di articoli, saggi, conferenze, convegni, raccolte etc. direttamente collegate alla produzione accademica (principalmente universitaria) e in generale alla comunità scientifica. Si potrebbe anche inserire una terza categoria, costituita dalla produzione finanziata e curata da istituzioni nazionali e internazionali, come possono essere la Banca Mondiale, l’ONU, l’INPS in Italia, il Fondo Monetario Internazionale, etc. In genere, istituzioni di tale prestigio sono considerate a tutti gli effetti facenti parte della comunità scientifica, di cui condividono principi e metodi analitici.

Separare queste macrocategorie di fonti è utile più che altro per permetterti di gestire la tua bibliografia con accortezza (articoli e saggi si citano in modi diversi – per saperne di più, vai al nostro post sulle note editoriali e le citazioni), ma anche per orientarti nella ricerca di specifiche tipologie di studio. Un saggio è, mediamente, di ampio respiro, tratta un argomento sotto molteplici punti di vista e in maniera approfondita. Un articolo accademico ha spesso un obiettivo preciso e delimitato, una struttura logica abbastanza rigida e riconoscibile ed è quindi più mirato. I documenti prodotti da istituzioni nazionali e internazionali sono spesso report di dati con relative analisi e proiezioni, oppure sono i resoconti di eventi culturali, economici e politici in cui uno o più esperti di una determinata materia o professione trattano di qualcosa. Dunque, come districarsi in questo ginepraio? Ti svelo il nostro metodo.


I migliori siti per fare la ricerca per la tua tesi di laurea


In principio è Google. Quando l’argomento della tua tesi di laurea è stabilito, la prima cosa che devi fare è connetterti a Google e fare una ricerca veloce. Cosa ricercare? L’argomento della tua tesi di laurea, naturalmente. Google ti suggerirà i siti più affini alla tua ricerca, stando al suo algoritmo, e probabilmente ti proporrà Wikipedia e qualche altro sito che riporta le parole che hai scritto. Inizia da qui: dai un’occhiata in giro, scorri le prime 3-4 pagine di Google, cerca di farti un’idea su ciò che dovrai trattare nel tuo elaborato. Non disdegnare anche i siti e le voci più astruse: man mano che avrai presa sull’argomento da trattare imparerai anche a riconoscere ciò che è utile e affidabile da ciò che è bene scartare.

Un piccolo inciso: la tua tesi di laurea non è un lavoro privato e personale, è svolto attraverso un’istituzione educativa. Questo significa che non solo hai la possibilità ma hai anche il diritto (questa parola dal sapore antico e leggendario) di ricevere adeguata assistenza dal tuo relatore che è pagato per farlo. Per cui, prima di ogni altra cosa, concordato il titolo col tuo relatore, chiedigli anche delle fonti di partenza cui attingere per dare il via alla tua ricerca.

Dopo aver consultato i testi suggeriti dal relatore e aver dedicato un adeguato numero di ore alla ricerca su Google, sei pronto per sfoderare l’artiglieria pesante. Eccoci dunque al cuore di questo lungo post: i migliori siti per fare la ricerca per la tua tesi di laurea.

Google offre due eccellenti strumenti che costituiscono ormai la base per la ricerca sul web, consigliati e utilizzati un po’ ovunque in Italia e nel mondo: Google Scholar e Google Books. Si tratta di due motori di ricerca specializzati, il primo nell’indicizzazione di articoli accademici, il secondo di libri (saggistica, narrativa, poesia, insomma libri di ogni genere). Sono molto utili per farsi un’idea sul contenuto di libri e articoli accademici e/o scritti da professionisti ed esperti di settore. Scholar offre spesso anche articoli gratuiti, consultabili a volte online, a volte in pdf o in entrambi i formati. Books permette di leggere estratti di moltissimi testi e consultare indici, bibliografie, recensioni, etc.

Un altro sito estremamente utile e ricco di materiali è academia.edu, soprattutto perché è possibile consultare moltissimi documenti gratuitamente. Inoltre, il sito mette a disposizione non soltanto articoli accademici scritti da professionisti, ma anche riassunti, recensioni, dispense, materiale divulgativo prodotto dagli utenti, da studenti e da studiosi di vario genere. È dunque un sito davvero prezioso anche solo per farsi un’idea su un argomento, su un autore o su un testo, per poi approfondire la ricerca. Il materiale offerto da questa piattaforma è, ormai, davvero vastissimo, spazia attraverso ogni possibile tema e perciò merita davvero di essere sfruttato a fondo per la tua tesi di laurea.

Altra risorsa collettanea è Scribd.com, un sito che mette a disposizione degli utenti non soltanto un’enorme collezione di ebooks (dichiarano di averne caricati oltre 2 milioni!), ma anche podcast, riviste, documenti di vario genere, musica e risorse multimediali di varia natura. Il suo unico limite (per te che sei uno studente) è di essere a pagamento, tuttavia è possibile usufruire di 30 giorni di accesso gratuito, previa iscrizione, per poi cancellare la propria adesione in modo da non essere costretti a pagare i mesi successivi. Tendenzialmente, 30 giorni sono più che sufficienti per completare una ricerca e quindi sfruttare anche questa risorsa messa a disposizione dal Web.

Siti come JSTOR, Brill.com, Cambridge.org, Researchgate.net etc. hanno una maggiore affinità al già citato academia.edu, ma la loro caratteristica principale è di offrire accesso a milioni di articoli accademici pubblicati dalle più prestigiose riviste scientifiche del mondo. Usando Google Scholar verrai spesso indirizzato verso articoli ospitati proprio da queste tipologie di siti web. L’accesso agli articoli, tuttavia, è quasi sempre a pagamento (con costi davvero notevoli), restano comunque utili per farsi un’idea su cosa cercare (a volte gli stessi articoli si trovano gratuitamente altrove o, ancora meglio, nelle biblioteche pubbliche e negli archivi universitari). In ogni caso, siti come Sci-Hub e Libgen ti permettono di aggirare i paywall e accedere agli articoli gratuitamente. Non sempre l’articolo che cerchi sarà disponibile, ma la percentuale di accesso è molto elevata: sfruttali, la conoscenza è un tuo diritto.


Il vecchio che non invecchia


In ultimo, ma di certo tutt’altro che ultimi, impara a sfruttare i buoni metodi di una volta: soprattutto nelle grandi città (ma non solo) le biblioteche pubbliche, quelle universitarie e quelle private mettono a tua disposizione una quantità pressoché illimitata di materiale – ormai non soltanto cartaceo: libri, sì, ma anche quotidiani, file audio e supporti musicali come CD o vinili, file multimediali di ogni tipologia, diapositive, manoscritti, pezzi unici e/o rari di pregio e grande interesse, insomma le porte della conoscenza spalancate davanti ai tuoi occhi...gratuitamente. La maggior parte delle biblioteche, poi, dispone anche di siti web che ti consentono di consultare il catalogo comodamente da casa o da smartphone, di prenotare i libri per poi ritirarli al volo, e addirittura di coordinare le varie sedi dei sistemi bibliotecari cittadini o provinciali per recapitare i testi nelle zone che più ti sono comode. Insomma, più di così, cosa si può volere?

Se invece c’è qualche testo che non trovi oppure che desideri possedere perché di particolare interesse o perché vuoi lavorarci sopra, allora esistono le buone vecchie librerie, che di solito offrono anche siti online per consultare i cataloghi, senza contare i venditori del web: Amazon, Ebay, e altri servizi di questo genere abbondano, prova a consultarli, spesso si fanno ottimi affari.


La strategia migliore per arricchire la tua bibliografia


I motori di ricerca, sia quelli generali che quelli integrati nei siti specializzati, sono utili per iniziare a collezionare fonti sulla base della tua iniziale comprensione dell’argomento che dovrai trattare. Man mano che leggi e che approfondisci, dovrai aggiungere nuove fonti per sviluppare temi e ricerche molto specifiche, capitolo per capitolo e paragrafo per paragrafo. Per fare ciò, il modo migliore è sfruttare le bibliografie degli stessi articoli e libri che hai consultato. Tutti i testi accademici e scientifici, infatti, come si è detto, riportano le proprie fonti: usale, risali alle fonti riportate dai testi che leggi in corrispondenza dell’argomento o dell’informazione che trovi interessante o meritevole di approfondimento, e procedi così man mano che scopri nuovi articoli e nuovi libri. Così facendo potrai risalire attraverso un’infinita catena di citazioni che ti torneranno utili per tanti motivi, non ultimo il fatto che ti offrono ottimi esempi su come citare correttamente nella tua tesi di laurea.

Alterna dunque i due metodi principali: ricerca tramite i motori online e ricerca attraverso le bibliografie dei testi. In questo modo, recuperare tutto quello che ti serve per svolgere la tua tesi di laurea sarà l’ultimo dei tuoi problemi! Buona ricerca, buono studio e, soprattutto, in bocca al lupo!

 
 
 

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